venerdì 7 novembre 2008

Una preoccupante rivelazione: il bullismo nella testa.

MILANO - Nel cervello dei giovani 'bulli' la violenza e la prevaricazione attivano le aree del piacere. Lo hanno scoperto ricercatori dell'Universita' di Chicago, utilizzando la risonanza magnetica per osservare l'attivita' cerebrale di un gruppo di ragazzi di 16-18 anni, di cui una parte erano appunto classificati come bulli: mostrando loro video con scene in cui si consumava violenza su persone, nel cervello si attivavano i centri del piacere. Nei ragazzi non bulli invece, ad attivarsi erano le aree del dolore e quelle legate ai giudizi morali negli altri, segno che provavano pena ed empatizzavano con le vittime. La ricerca, la prima che indaga bullismo e cervello, e' pubblicata sulla rivista Biological Psychology. (Agr)

fonte: Il Corriere Della Sera, 7 Novembre 2008
Una notizia decisamente interessante, ma preoccupante allo stesso tempo. Sono studi autorevoli a dirci che, quindi, non si limita alla necessità di essere notati o al desiderio di trasgredire - come forse ci saremmo augurati - la giustificazione di atti di bullismo, ormai tristemente famosi e diffusi. La magra consolazione data dal pensiero "non lo fanno apposta, è il loro cervello che è fatto male e si è sviluppato nelle direzioni sbagliate" viene facilmente sovrastata da un pensiero molto più preoccupante, ovvero l'impossibilità di risolvere o deviare questa inclinazione.
Ma si può sapere qual'è il piacere di questo genere di azioni?

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